Cnidarians - coelenterates
Acropora Pulchra
Coral loaf - Cladocora caespitosa
Corallo di Staghorn - Acropora cervicornis
Corallo Tubastraea micranthus
Dendronephthya hemprichi
False black coral - Savalia savaglia
Gorgonia Bianca - Eunicella verrucosa
Gorgonia leptogorgia - Leptogorgia sarmentosa
Gorgonia Ventaglio Gigante - Subergorgia hiksoni
Madrepora Solitaria - Balanophyllia Europea
Madreporaria - Scleractinia
Medusa
Aequorea forskalea
Australian spotted jellyfish - Phyllorhiza punctata
Barrel Jellyfish - Rhizostoma pulmo
Cigar jellyfish - Olindias phosphorica
Glowing jellyfish - Pelagia noctiluca
Mediterranean Cassiopeia or Fried Egg jellyfish - Cotylorhiza tuberculata
Sea Raft - Velella Velella
Penna di mare Pennatula bianca - Pteroeides spinosum
Red coral or precious coral - Corallium Rubrum
Red gorgonian - Paramuricea clavata
Sea anemone - Actinaria
Anemone - Anemonia sulcata
Anemone grosso - Cribrinopsis crassa
Anemone magnifica - Heteractis magnifica
Beadlet Anemone - Actinia Equina
Cylindrical anemone - Cerianthus Membranaceus
Golden anemone - Condylactis aurantiaca
Hermit Crab Anemone - Calliactis parasitica
Trumpet anemone - Aiptasia mutabilis
Sea pen - Pennatula phosphorea
Venus fan - Gorgonia Flabellum
White gorgonian - Eunicella singularis
Yellow cluster anemone - Parazoanthus axinellae
Yellow gorgonian or Yellow sea whip - Eunicella Cavolinii
Cnidari Celenterati Cnidarians coelenterates celenteron
Gli Cnidari, o Celenterati, costituiscono un phylum di animali a simmetria raggiata, diblasteri ed acquatici.
Anatomia e Fisiologia
Il loro corpo può essere schematizzato come un sacco, con una sola apertura, circondata da tentacoli, che funge da bocca ma serve anche per espellere l’anidride carbonica e le sostanze di rifiuto. I tentacoli servono per afferrare le prede. La cavità interna, detta celenteron, è una vera cavità gastrovascolare, che si prolunga in parte anche nei tentacoli.
Il celenteron svolge due funzioni:
- digestiva, in quanto vi si riversano succhi digestivi prodotti dalle cellule che lo rivestono.
- vascolare, in quanto l’acqua che lo riempie giunge abbastanza vicino a tutti i tessuti del corpo, fornendo nutrimento ed ossigeno e rimuovendo anidride carbonica e sostanze di rifiuto.
Il modello strutturale dei Celenterati si concretizza in due forme: polipo e medusa.
I polipi sono di norma sessili, ossia fissati ad un supporto solido, e quindi bentonici, con l’apertura boccale verso l’alto.
Le meduse sono invece natanti, con l’apertura boccale verso il basso. Il corpo delle meduse, data la sua forma, è detto ombrella; la parte aborale dell’ombrella (normalmente rivolta verso l’alto), convessa, è detta esombrella, mentre la parte orale (normalmente rivolta verso il basso), concava, è detta subombrella; questa si prolunga al centro in una struttura tubuliforme più o meno allungata detta manubrio, che termina con la bocca. I tentacoli di norma si dipartono dal margine dell’ombrella (cioè al confine fra esombrella e subombrella). Fanno parte del plancton, in quanto non nuotano attivamente in direzione orizzontale, pur potendo contrarre l’ombrella per muoversi verticalmente. Nello strato esterno del corpo (epiderma) sono presenti cellule differenziate. Le cellule muscolari, in grado di contrarsi e garantire il movimento e il tono del corpo. Le cellule nervose, in grado di trasmettere stimoli.
Nei polipi il sistema nervoso è a rete, senza una particolare organizzazione. Nelle meduse c’è un accenno di gerarchizzazione, con raggi nervosi principali che partono dalla sommità dell’ombrello. Tra lo strato esterno e quello interno che tappezza il Celenteron (gastroderma) c’è uno strato gelatinoso, la mesoglea, acellulare almeno nelle forme più primitive.
Nei polipi gli unici sensi presenti sono il tatto e la sensibilità alle sostanze disciolte nell’acqua.
Nelle meduse troviamo due organi di senso veri e propri. La statocisti, una vescicola ricoperta internamente di cellule ciliate e contenente uno statolito, un corpo minerale secreto dall’animale. Esso permette alla medusa di reagire a cambiamenti della posizione rispetto alla verticale, in quanto lo statolito preme in quel caso su parti diverse della parete. Una macchia oculare, sensibile all’intensità luminosa, che permette all’animale di regolare la sua profondità secondo l’intensità della luce.
Biologia
Alimentazione
La dieta dei cnidari è carnivora: si nutrono di copepodi e piccoli pesci, in stadi più giovanili si alimentano di fitoflagellati e rotiferi. L’abbondanza di cibo è importante per lo sviluppo dei cnidari dato che è l’elemento principale affinché la strobilazione degli idrozoi e degli scifozoi abbia luogo.
La preda viene catturata grazie all’inoculazione di veleno attraverso i cnidocisti, di cui tutte le specie del phylum sono provviste ed in seguito introdotta nella cavità interna per essere digerita. La digestione è in parte extracellulare ed in parte intracellulare. La digestione extracellulare avviene per via di enzimi digestivi prodotti nel celenteron. La digestione intracellulare è ottenuta dalle cellule stesse che fagocitano e digeriscono al proprio interno piccole particelle di cibo. I residui della digestione vengono poi espulsi dalla bocca nell’ambiente esterno.
Riproduzione
La riproduzione sessuale è presente in tutte le specie; quella asessuale, per lo più per gemmazione, si ha in genere nei polipi.
Esistono specie nelle quali si ha alternanza di generazioni tra polipi e meduse. In questi casi, le meduse si riproducono sessualmente, producendo dei gameti che vengono espulsi dalla bocca. La fecondazione avviene nell’acqua; dall’uovo fecondato si sviluppa la larva cigliata, detta planula, che a un certo punto si adagia in una zona ottimale e incomincia a crescere dando origine all’embrione. Quest’ultimo si riproduce asessualmente per strobilazione dando origine alle meduse.
Sistematica
Il phylum Cnidaria viene suddiviso generalmente in 6 classi, ciascuna delle quali comprendente una vasta diversità di organismi accomunati da un simile ciclo vitale e da medesimi elementi di simmetria interna. Secondo Petersen (e successivamente Bouillon), gli Cnidari sono suddivisi in due sub-phylum: gli Anthozoaria che hanno unicamente fase polipoide e i Medusozoa che hanno anche la fase di medusa.
- Classe Anthozoa (Antozoi)
- Sottoclasse Hexacorallia (Esacoralli)
- Ordine Actiniaria
- Ordine Antipatharia
- Ordine Ceriantharia
- Ordine Corallimorpharia
- Ordine Rugosa
- Ordine Scleractinia
- Ordine Zoantharia
- Sottoclasse Octocorallia (octocoralli)
- Ordine Alcyonacea
- Ordine Helioporacea
- Ordine Pennatulacea
- Sottoclasse Hexacorallia (Esacoralli)
- Classe Hydrozoa (Idrozoi)
- Sottoclasse Hydroidolina o Hydroida
- Ordine Anthoathecata
- Ordine Leptothecata
- Ordine Siphonophora
- Sottoclasse Trachylinae o Automedusae
- Ordine Actinulida
- Ordine Limnomedusae
- Ordine Narcomedusae
- Ordine Trachymedusae
- Sottoclasse Hydroidolina o Hydroida
- Classe Scyphozoa (Scifozoi)
- Sottoclasse Discomedusae
- Ordine Semaeostomea
- Ordine Rhizostomea
- Ordine Coronatae
- Sottoclasse Discomedusae
- Classe Cubozoa (Cubozoi)
- Ordine Carybdeida o Cubomedusae
- Ordine Chirodropida
- Classe Staurozoa
- Ordine Conulatae †
- Ordine Stauromedusae
- Classe incertae sedis
- Famiglia Tesseranthidae
- Classe Polypodiozoa (filogenetica incerta nel 2014[8])
- Ordine Polypodiidea
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