Acropora robusta
Il Corallo Acropora robusta è una specie di corallo acroporide che si trova nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden, nel sud-ovest dell’Oceano Indiano settentrionale, nell’Indo-Pacifico centrale, in Australia, nel Sud-est asiatico, in Giappone, nel Mar Cinese orientale e nell’Oceano Pacifico occidentale e centrale.
Lo troviamo nelle scogliere tropicali poco profonde, principalmente lungo i margini esposti all’azione di forti onde, ed in genere a profondità da 1 a 8 metri. Fu descritto da Dana nel 1846 come Madrepora robusta. Si presenta in colonie irregolari costituite da rami spessi verso il centro, ma i suoi rami esterni sono più sottili. I suoi coralliti radiali simili a raspe possono essere di una varietà di diametri e forme. La specie rosa o giallo-marrone, crema o verde brillante con rami con estremità rosate.
È classificata come specie meno preoccupante nella Lista Rossa IUCN, ma si ritiene che la sua popolazione stia diminuendo ed è elencata nell’Appendice II della CITES. Le cifre della sua popolazione sono sconosciute, ma è probabile che sia minacciata dalla riduzione globale delle barriere coralline, dall’aumento della temperatura che causa lo sbiancamento dei coralli, dai cambiamenti climatici, dall’attività umana, dalla stella marina corona di spine (Acanthaster planci) e dalle malattie.
Come abbiamo detto è un corallo pietroso ramificato con rami cilindrici che vanno da pochi centimetri a oltre due metri di lunghezza e altezza. Vive negli ambienti della barriera corallina da 0 a 30 m di profondità.
Il limite superiore è definito dalle forze delle onde e il limite inferiore è controllato dai sedimenti sospesi e dalla disponibilità di luce. Le zone della barriera corallina a profondità intermedie di 5–25 m erano precedentemente dominate da vasti popolamenti monospecie di corallo staghorn fino alla metà degli anni ’80.
Questo corallo presenta la crescita più rapida in tutto l’Atlantico occidentale dove è conosciuto tra i coralli frangiati, con rami che aumentano di lunghezza di 10–20 cm all’anno. Questo è stato uno dei tre coralli caraibici più importanti in termini di contributo alla crescita della barriera corallina e all’habitat di pesca.
(tratto da Wikipedia)
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