Goblet Sponge - Calyx nicaeensis
La Spugna Calice, Calyx nicaeensis, deve questo nome alla sua caratteristica forma a calice. Secondo alcuni esperti questa spugna, è diventata estremamente rara nel Mar Mediterraneo perché richiede una temperatura dell’acqua e condizioni biologiche molto stabili: bastano piccole variazioni per decretarne la scomparsa. Ormai tutti sappiamo che i cambiamenti climatici influiscono pesantemente sulla vita biologica, ma pochi sembrano rendersi conto che questi incidono anche nelle profondità marine.. spugna calice calyx nicaeensis
I Poriferi o spugne sono animali sessili, cioè vivono attaccati sulle rocce dei fondali marini o sugli scogli. Essi formano il gruppo degli animali più primitivi e presentano una scarsa specializzazione cellulare. Il loro corpo, dalle forme più varie, è formato da tre strati: lo strato esterno funge da rivestimento ed è costituito da cellule appiattite dette pinacociti, quello intermedio contiene delle strutture di sostegno, dette spicole e infine quello interno delimita una cavità ed è formato da cellule dette coanociti.
Le spugne sono, come gli altri metazoi, pluricellulari, eterotrofe, non possiedono parete cellulare e producono spermatozoi e ovocellule. A differenza di altri animali, non hanno veri tessuti e organi, e, generalmente, non hanno simmetria somatica. Le forme dei loro corpi sono adattate per la massima efficienza del flusso di acqua attraverso la cavità centrale, dove deposita nutrienti, ed esce attraverso un foro chiamato osculum.
Gli scheletri interni sono di spongina e / o formati da spicole di carbonato di calcio o silice. Tutte le spugne sono animali acquatici, in maggioranza marini e sessili e colonizzano ambienti che vanno dalle zone di marea alle profondità superiori a 8000 m.
Analisi molecolari dal 2001 hanno concluso che alcuni gruppi di spugne sono più strettamente imparentati con gli eumetazoi (la stragrande maggioranza degli organismi animali) rispetto al resto dei poriferi. Tali conclusioni implicano che le spugne non sono un gruppo monofiletico, poiché l’ultimo antenato comune di tutte le spugne sarebbe anche un antenato diretto degli eumetazoi, che non sono spugne. Mancano di un sistema nervoso. Sono filtratori e si nutrono di piccoli organismi e particelle organiche che fluttuano sospese nell’acqua.
Il sistema di filtraggio è possibile grazie all’azione dei coanociti, cellule flagellate che, muovendosi ripetutamente, creano una corrente di risucchio che permette all’acqua di attraversare i pori, entrare nelle cavità della spugna e, in seguito, fuoriuscire dall’osculo. I coanociti sono muniti di un collaretto, estensione citoplasmatica composta da microvilli, che circonda il flagello ed imprigiona l’alimento. Le particelle catturate penetrano nel coanocita per essere trasferite agli amebociti del mesoilo, dove avviene una digestione intracellulare. Le spugne fanno parte della dieta di molti organismi marini (Pesci, Anellidi, Molluschi, Echinodermi, ecc.).
(articolo tratto da Wikipedia)
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